Don «Torta», cent'anni di infaticabile carità
martedì 13 febbraio 2018

Alle soglie dei cent'anni, che compirà il 14 febbraio, si può ancora trarre qualcosa di utile agli altri dal proprio bagaglio di vita. Anzi, dal proprio "gerlo" sulle spalle, come dice in dialetto il più anziano dei preti trentini, don Guido Avi, classe d'acciaio 1918. A pochi giorni dal compleanno, don Guido ha consegnato alla Caritas di Spoleto-Norcia ben 30 mila euro, legati alla vendita del libro sui suoi 76 anni di vita sacerdotale Un gerlo di storia e di Provvidenza.


«Utilizzeremo questo dono di don Avi – spiega il direttore della Caritas Giorgio Pallucco – per ricostruire l'oratorio di Cascia distrutto dal terremoto del 2016: è molto importante per la nostra comunità». Praticare e animare la carità è un tratto di don Guido, figlio di emigrati, che pochi anni fa ha accolto alcuni migranti nella sua abitazione. Da giovane parroco riuscì a raccogliere offerte per una nuova chiesa a Trento città con la vendita dei dolci preparati dalle mamme. Lo chiamarono allora "don Torta", ma egli nel libro ricorda anche le campane solidali per un villaggio del Perù, o i progetti medici in Madagascar e Tanzania.
Agli ex allievi della scuola materna da lui fondata ha raccomandato la sua personalissima regola delle tre esse ("sani, saggi e santi"), ai coetanei del suo Trentino dice di non aver «tempo da perdere» e di aver voluto con il libro «ricordare qualcosa della Provvidenza, prima che la porta si chiuda». Auguri, don Torta!

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