Domenicano, apostolo delle «realtà ultime»
mercoledì 21 ottobre 2015
Nei momenti più difficili della storia non sono mai mancati i testimoni della speranza, profeti della vita autentica, di quella luce che solo Dio può donare. In un XV secolo segnato dalle lotte tra fazioni, casati, principi e imperi l'opera del beato Piero Capucci indicò l'orizzonte "dell'oltre" come unica meta dell'agire umano. Nato a Città di Castello nel 1390, di origini nobili, Piero entrò da giovane nella comunità domenicana della sua città, proseguendo poi gli studi a Cortona, Fiesole e Foligno. Sempre coerente con il percorso intrapreso, nonostante il sangue nobile, Capucci non disdegnò di farsi carico dei compiti più umili, dedicandosi anche alla questua e all'assistenza dei malati. Ma fu nella predicazione che si distinse, diventando un vero apostolo dei "novissimi", ovvero delle realtà ultime. Morì nel 1445.Altri santi. Sant'Ilarione di Gaza, abate (291-372); sant'Orsola e compagna, martiri (IV sec.).Letture. Rm 6,12-18; Sal 123; Lc 12,39-48.Ambrosiano. Ap 1,10; 2,12-17; Sal 16; Mc 6,7-13.
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