sabato 1 novembre 2014
L'occasione – si dice – fa l'uomo ladro. E anche il bambino grasso: quando quel certo languorino si fa sentire, basta un attimo per portare alla bocca quel che c'è a portata di mano. Se, poi, lo stomaco è quello di un adolescente in crescita, il rischio che per saziare l'appetito si abbondi con grassi e zuccheri, sale e carboidrati, caffeina e glucosio è tutt'altro che remoto. Davanti all'offerta dei distributori automatici non c'è da sperare che i ragazzi vadano per il sottile: se una certezza c'è, è che le informazioni nutrizionali riportare sull'etichetta saranno allegramente trascurate. Per limitare le tentazioni dei più giovani e avviarli – loro malgrado – verso scelte alimentari più consapevoli e salutari è scesa in campo la Conferenza dei presidenti delle Regioni che ha approvato un progetto di legge per limitare i prodotti presenti nei distributori automatici installati nelle scuole italiane, già trasmesso alle competenti commissioni di Camera e Senato. Nuove regole per garantire una sana pratica alimentare e il consumo di quei cibi genuini che sono il fiore all'occhiello della made in Italy. Considerando che dei 250mila decessi annui per tumore, gran parte è causata dall'uso e dall'abuso di cibi e bevande ben vengano yogurt, frutta fresca e panini al prosciutto nei distributori invece di noccioline, patatine e brioche farcite, largo alle spremute al posto delle bibite a base di caffeina e taurina. I ragazzi non avranno scelta: o così o la fame!
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