«Ricordati di me», preghiera universale
giovedì 25 marzo 2021
È l'ultimo briciolo di umanità che ha portato il Buon Ladrone sugli altari. Quel «ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno» risuona da secoli come una preghiera essenziale ma profonda, che sgorga da un cuore che ha sbagliato ma ha poi trovato alla fine la Verità, la luce vera. Lì sul Calvario le parole di Dismas – questo il nome del Buon Ladrone secondo la tradizione – furono pronunciate a nome di tutta l'umanità. E così se a Betlemme Dio affida il proprio messaggio a un bimbo inerme, nell'ultima ora di Gesù è il mondo ad affidare la propria preghiera a un condannato a morte, ultimo tra gli ultimi. Quello che a tutti appare come un grido di disperazione, in realtà è la manifestazione di una conversione. A questo frammento di speranza nell'ora più buia, quando Cristo è sulla soglia della morte, fa da contraltare l'atteggiamento di Gestas, l'altro condannato, anch'egli forse con una vita segnata dalla violenza alle spalle. La sua voce si unisce a quelli che dileggiano Gesù: è l'immagine di coloro che nemmeno nel momento dell'ultimo respiro sanno accogliere l'infinita misericordia di Dio.
Altri santi. San Procopio di Sazava, abate (975-1053); santa Lucia Filippini, vergine (1672-1732).
Letture. Annunciazione del Signore. Is 7,10-14;8,10; Sal 39; Eb 10,4-10; Lc 1,26-38.
Bizantino. Eb 2,11-18; Lc 1,24-38.
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