giovedì 17 settembre 2009
Un "esame di coscienza" dei giornalisti! Di ieri, ovunque, l'invito autorevole di Gianni Letta che di giornali certo si intende, e sabato grande "lotta" per la libertà di stampa. Perfetto: "Coscienza & Libertà"! E invece con clamore imperano pregiudizi, calunnie e pressappochismo, aggravati se si parla di cose religiose: sciatteria, ignoranza e faciloneria da baraccone. Un esempio? Martedì clamorosa novità strillata dalle Agenzie dagli Usa e su quasi tutti i quotidiani (p. es. pp. 36 di "Corsera" e "Libero"): "Finalmente trovato il testo originale del Deuteronomio (Dt) biblico". Un "piccolo frammento di papiro" dei celebri "rotoli di Qumran", ritrovati nel 1947 e poi dispersi in tante biblioteche private, smentisce l'attuale testo ufficiale, ove Mosè ordina di costruire un altare "sul monte Ebal". Il frammento " Dt. 7, 4 " dà l'altare "sul monte Gerizim". Tutti scrivono ammirati che "finalmente" questo è "il testo originale", e vari siti "atei e razionalisti" denunciano i falsi delle chiese cristiane: i soliti preti! Vogliamo un esame di coscienza professionale: forse valeva la pena di andare ai testi, per scoprire che l'altare in Dt. 7, 12 è ordinato da Mosè sul monte "Garizim" (nell'esatta vocalizzazione ebraica) e, in 7, 4, sul monte Ebal. Nel papiro un solo frammento! Di più: anche Gesù nel Vangelo di Giovanni (c. 4) parla della diversità dei due luoghi di culto superandoli ambedue. Dove sarebbe la novità? E ancora di più: è serio chiamare "testo autentico" e "originale" un papiro databile a 3 o 4 secoli dopo la morte di Mosè? Altro che coscienza e libertà! Dilettanti allo sbaraglio.
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