Difese la verginità come un dono di Dio
giovedì 29 agosto 2013
La beata Teresa Bracco vedeva nel proprio corpo un tempio, un'immagine di quel Dio che tutto ha creato e che dona la vita. Per questo lottò con così grande determinazione quel 28 agosto 1944 quando un ufficiale nazista tentò in ogni modo di violare la sua innocenza. La difesa della propria verginità la portò a una morte terribile: soffocata, colpita al cuore da un proiettile e, infine, sfigurata con un calcio alla tempia. Era nata nel 1924 a Santa Giulia, frazione del comune di Dego, in diocesi di Acqui. A nove anni conobbe la figura di Domenico Savio il cui motto "La morte ma non peccati" divenne per lei un vero programma di vita. Conosciuta da tutti per la delicatezza e bellezza, la sua morte lasciò un segno profondo in paese.Altri santi. Santa Sabina, martire (II sec.); beato Domenico Jedrzejewski, martire (1886-1942). Letture. Martirio di San Giovanni Battista. Ger 1,17-19; Sal 70; Mc 6,17-29. Ambrosiano. Is 48, 22-49,6; Sal 70; Gal 4,13-17; Mc 6,17-29.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI