Mode con "dietro" il nulla" Benedetto XVI scrive che «i documenti conciliari con il passare degli anni non hanno perso di attualità», e poi "Repubblica" "dietro" queste parole legge "l'intenzione" di "rovesciare" le aperture del Concilio e «mettere in riga i teologi moderni». Se ieri "Il Quotidiano Nazionale" (p. 33: "Laici e cattolici oltre gli steccati") ripresenta un libro, "Laici & cattolici", con quella "&" che vuol dire "convivenza" garantita al 100 per 100, e poi il pezzo conclude affermando che "pilastro" di questa convivenza è «la fede religiosa vista come un fatto privato, che sta morendo perché "non può reggere all'urto della storia"», allora "dietro" l'articolo c'è solo tanta confusione. Se sempre ieri sul "Corsera" (pp. 1 e 21: "Il fisico Hawking dal Papa per difendere l'evoluzionismo") ti tocca leggere che sul tema scienza e fede «secondo alcuni testimoni papa Wojtyla avrebbe commentato: "La Bibbia non vuole insegnarci come è stato fatto il cielo, ma come si va in cielo"», allora capisci che scrivere senza sapere che la frase non è di "papa Wojtyla", ma di Galileo Galilei, garantisce che "dietro" l'articolo c'è ben poco" Se infine sulla "Stampa" (29/10, p. 32: "A chi fa comodo Heidegger antisemita") trovi che poiché "Avvenire" ha riportato il fatto delle accuse ad Heidegger di filonazismo, allora "dietro" l'articolo o c'è la volontà di difendere Pio XII dalla stessa accusa o quella di "punire" Heidegger perché, cattolico, poi ragionando per conto suo "abbandonò l'ortodossia", pensi che anche dietro qualche cervello brillante e apprezzato talora c'è il nulla, o quasi. E ti dispiace.
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