Dietro l’imprevisto il soffio dello Spirito che ci aiuta a cogliere la voce di Dio
mercoledì 1 febbraio 2023
Saper cogliere i segni, mettersi in ascolto di quegli eventi che ci parlano e guidano i nostri passi: il Vangelo è da sempre portatore di una saggezza esistenziale che ha ancora molto da insegnare proprio sulla capacità di lasciarsi condurre e affidarsi. Questa stessa saggezza è ben espressa dalla storia di san Severo di Ravenna, dodicesimo vescovo della città. Sono poche le notizie biografiche attorno a questo presule del IV secolo, pastore di Ravenna, ma la tradizione ce lo descrive come un lanaiolo, accorso in Cattedrale per vedere chi sarebbe stato scelto come successore del vescovo Marcellino, che era morto. E fu là, in mezzo alla folla, che una colomba a sorpresa gli si posò sul capo: per la comunità quello fu il chiaro segno del volere divino e così Severo fu scelto come nuovo vescovo. Resse la diocesi per una ventina d’anni; partecipò al Concilio di Sardica del 342-343, che confermò la condanna dell’arianesimo. Morì forse nel 344 e venne sepolto nella zona di Classe. La devozione per san Severo si sarebbe presto diffusa anche in luoghi remoti da Ravenna. Le sue reliquie, secondo alcuni, sarebbero state trafugate per essere portate in Germania: troviamo, infatti, i segni del culto anche a Magonza ed Erfurt. I bassorilievi marmorei posti sul sepolcro trecentesco nella chiesa del santo ad Erfurt, lo raffigurano vestito degli abiti vescovili, in mezzo alle figure della moglie e della figlia, in preghiera. Molte furono le chiese a lui dedicate in Emilia Romagna, in Toscana, nelle Marche. Altri santi. Santa Brigida d’Irlanda, monaca (452-524); beata Anna Michelotti, religiosa (1843-1888). Letture. Romano. Eb 12,4-7.11-15; Sal 102; Mc 6,1-6. Ambrosiano. Sir 33,7-15; Sal 110 (111); Mc 6,30-34. Bizantino. Rom 8,28-39; Lc 10,19-21. t.me/santoavvenire
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