mercoledì 26 aprile 2017
«Se hai problemi cardiovascolari, mangia cioccolato», ha titolato perentorio un quotidiano e subito m'è venuto in mente che forse la risposta migliore sarebbe stata: «Vai dal medico!». Poi leggi e scopri che i 60 grammi di cioccolato fondente la settimana hanno dietro il benestare di comitati scientifici e studi, benché il problema rimanga pur sempre il fai da te, indotto da titoli che troppo spesso semplificano e spingono a diffondere notizie parziali. Il prossimo 6 maggio, al Policlinico di Milano, è atteso il cardiologo Italo Richichi, che è Presidente dell'Associazione scientifico-culturale Sidme (Scuola italiana della dieta mediterranea). Lui la dieta mediterranea ce l'ha nel sangue, essendo di origine calabrese (ma come la mettiamo con 'nduja e peperoncino?). Alle spalle ha pubblicazioni, congressi e una parte rilevante di pensiero confluita nei lavori di Expo. Ebbene, nonostante la presenza di queste e altre personalità, ancora questa settimana sui giornali si parla di scarsa consapevolezza degli italiani in tema alimentare. Ben 7 su 10 non seguono la dieta mediterranea o forse credono di seguirla ma in realtà non la conoscono. Cosi il Crea, che sta per Centro di ricerca sugli alimenti del ministero dell'Agricoltura ha creato un agile questionario dove con nove domande puoi capire se sei dentro o fuori. Si indaga su consumo di frutta, verdura, legumi, cereali, pesce, carne e salumi, latte e derivati, olio, alcol. Ma per raggiungere il punteggio di un'alimentazione sufficientemente adeguata bisogna mangiare almeno due porzioni di frutta al giorno, più di 2,5 porzioni di verdura, 2 volte il pesce la settimana (ma i crostacei non valgono), un consumo regolare di olio d'oliva (un cucchiaino a pasto immagino, non di più) e naturalmente ridurre al minimo il consumo di carne e salumi, di latte e derivati e di alcol (un premio speciale a chi non lo tocca proprio). Del cioccolato non v'è traccia. Ma neppure vi è traccia sulle cotture e quant'altro, ancor meno sugli studi dedicati agli effetti benefici del vino, consumato in dosi moderate. Tuttavia il questionario dà un'idea abbastanza chiara di dove si debba andare a parare, se non si vuole incorrere in qualche guaio di salute, primo fra tutti il diabete, che è una delle minacce di questo secolo. E poi c'è da associare l'attività fisica che con 10.000 passi al giorno smonta la sedentarietà. Infine una distribuzione dei pasti lungo la giornata, sapendo che accumulare l'assunzione di cibo alla sera crea dei problemi, mentre la colazione è fondamentale per far partire la giornata col piede giusto.
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