Diede saldo fondamento alla teologia moderna
mercoledì 28 gennaio 2015
Un'intera esistenza vissuta come un unico canto dedicato al Corpo e al Sangue di Cristo, un inno perpetuo custodito tra le strofe del “Pange lingua”, canto liturgico composto per l'istituzione della festa del Corpus Domini. San Tommaso d'Aquino è questo, ma non solo: la sua monumentale opera lo pone tra i più grandi teologi di ogni tempo e la sua eredità ha fornito un saldo fondamento alla teologia moderna. Nato nel 1224 a Roccasecca (Frosinone) e divenuto domenicano a Montecassino, il suo cammino formativo lo portò a far dialogare l'antica filosofia con la sensibilità europea del suo tempo: studiò a Napoli, Colonia, Parigi dove cominciò anche l'impegno dell'insegnamento. È conosciuto per la “Summa theologiae”, ma in realtà ebbe alcune intense esperienze mistiche. Morì a Fossanova nel 1274.Altri santi. San Giacomo, eremita (IV sec.); beato Bartolomeo Aiutamicristo da Pisa, religioso (XIII sec.).Letture. Eb 10,11-18; Sal 109; Mc 4,1-20.Ambrosiano. Sir 44,1;49,1-3; Sal 140; Mc 4,35-41.
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