giovedì 3 ottobre 2013
Sorrisi: tra serietà e ironia. "Domenica", grande apertura del supplemento culturale del "Sole" (p. 27): "Consigli di un bonobo (scimpanzè nano, ndr) a un ateo". Il «grande etologo» Frans de Waal – quel «grande» è proprio intrigante – ha scritto «Il bonobo e l'ateo» e con tono amichevole nel brano estratto dal suo libro vuole convincere il lettore che anche «le scimmie hanno vincoli etici», ma essendo fortunatamente scimmie e non esseri umani la loro «etica» non è rovinata dalla religione. L'etologo ci ripensa un po' e aggiunge gentilmente: «dall'eccesso di religione». Secondo lui in fondo sarebbe meglio abolirla del tutto per somigliare ai bonobo, ma «è troppo profondamente radicata per poter essere abolita», e allora va – come dire? – un po'… indebolita. Ecco: «Io sono favorevole a un ruolo ridotto della religione, con meno enfasi sul Dio onnipotente, e più sulle potenzialità umane». Leggi, sorridi e ti viene in mente che nell'essenza della religione ebraico-cristiana, e soprattutto di quella cristiana, la stessa realtà di Dio si mette a servizio delle «potenzialità umane», e addirittura si identifica con esse: Dio si è fatto uomo! Ma de Waal è blindato e sicuro: meglio il bonobo, più naturale, più condiscendente, più veramente umano, perché «si fa beffe della tortura intellettuale di cercare di separare l'è dal dover essere». Insomma: il bonobo è sempre quello che deve essere, ed è felice. Beato lui! Lezione complessa destinata all'ateo. Con sorpresa immediata: giri foglio e (p. 29) trovi "Il graffio: il Papa risponde". Nel riquadro si dà notizia dei "consigli" di… Benedetto XVI all'ateo Piergiorgio Odifreddi: cordialmente, ma anche esplicitamente severi. Beh! Con buona pace del «grande» etologo, e nella luce del "Sole", per un ateo intelligente meglio i consigli di quel "grande intellettuale" che di un bonobo qualsiasi!
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