De Rossi, tragedie da filodrammatica
giovedì 1 dicembre 2016
Barbara De Rossi passa tranquillamente da Amore criminale a Il terzo indizio. Del resto i numeri sono in sequenza: da Rai 3 a Rete 4. In realtà sono i programmi a essere molto simili. O meglio: è il secondo a aver copiato il primo. Ma questo si sa. Eppure la De Rossi (a parte la faccia cupa da circostanza che è sempre la stessa) sembra più a suo agio ora che in passato. Sarà forse per rivalersi sulla sostituzione (per la verità senza troppo successo) con Asia Argento alla conduzione di Amore criminale. Ma il problema, in entrambi casi, non è tanto la conduttrice quanto il format e la sua messa in scena. Insomma, continuare a rimestare nei soliti fatti di cronaca nera, negli amori malati sfociati in tragedia, è sempre più ripetitivo e inquietante. La tv ne è piena, a partire da quella pomeridiana. Per di più, in questo caso, i fatti vengono ricostruiti con attori molto spesso imbarazzati e imbarazzanti per le loro capacità recitative. Non di meno le soluzioni narrative sono spesso banali (foto di tradimenti lasciate a portata di meno o cellulari che rimangono accesi) come nella ricostruzione, martedì scorso, del caso di Renzo e Lucia, che non c'entrano nulla con la coppia di manzoniana memoria, ma che assurdamente, quando vengono ripresi a leggere un libro, entrambi hanno in mano I promessi sposi. Per la cronaca la storia era quella di Lucia Manca, uccisa nel luglio 2011, perché intendeva smascherare la "doppia vita" del marito Renzo Dekleva. Al centro del primo appuntamento della nuova edizione de Il terzo indizio c'era comunque l'incontro con Patrizia Reggiani, ex moglie di Maurizio Gucci, l'imprenditore della moda ucciso a Milano nel 1995. Si trattava della prima intervista televisiva da quando la donna, che secondo i giudici è stata la mandante dell'omicidio, è uscita dal carcere dopo diciassette anni. Come in passato, le testimonianze dirette, comprese quelle degli investigatori o degli avvocati, si alternano alla docufiction e agli ospiti in studio (per ora solo psicoterapeute). L'ultima nota stonata, è proprio il caso di dirlo, sono le canzoni utilizzate come colonna sonora accattivante. Ad esempio Non sarà un'avventura a sottofondo dell'inizio della storia di Renzo Dekleva con l'amante o peggio ancora 29 settembre per commentare un episodio avvenuto verso la fine di quel mese. È tutto dire.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: