martedì 18 novembre 2014
Dal terremoto all'asilo nido. Succede a Medolla, nel modenese, uno dei comuni più segnati dal sisma del 2012. Dove un'azienda che era stata colpita duramente sta per inaugurare (sabato prossimo) un micronido per i figli dei dipendenti. Una casa per i bimbi, un aiuto ai genitori: forse il simbolo più efficace per rappresentare la ripartenza, la speranza, il futuro. L'idea è di un imprenditore, ma in primo luogo di un nonno: Giancarlo Passacqua, titolare dell'azienda biomedicale Medifly, ha deciso che avrebbe aperto il nido il giorno della nascita di suo nipote, Mattia. Che infatti dà il nome all'asilo, Matty&Co, uno spazio educativo per bimbi dai 9 mesi ai 3 anni. «Le chiacchiere stanno a zero – ha dichiarato l'imprenditore –: in quel momento ho scelto di offrire quest'opportunità ai miei dipendenti e a quelli delle aziende vicine».La Medifly è una fabbrica specializzata nella trasformazione della plastica per il settore medico. Pur avendo riportato danni per oltre 2 milioni di euro a causa del terremoto, lo scorso marzo aveva già riaperto la sua nuova sede ampliata. E ora ecco il micronido interaziendale, gestito con la Cooperativa Argentovivo di Correggio. Il servizio educativo sarà aperto dal lunedì al venerdì, dalle 7 alle 19, le famiglie possono scegliere orario d'ingresso e d'uscita in base ai propri impegni e ai turni, con un minimo di permanenza di 4 ore, e i genitori ne possono usufruire anche solo per alcuni giorni a settimana. Niente come un bambino può far dimenticare anche un terremoto.
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