mercoledì 18 aprile 2018
Sono arrivati ad Aleppo in un momento molto particolare, nel quale il popolo siriano assiste con drammatica impotenza al clima internazionale che sta raggiungendo la sua massima tensione. Due parroci di Rapallo, don Giuseppe Culoma e don Stefano Curotto, hanno viaggiato in questi giorni nella città della Siria, insieme a due laici che li accompagnano, per restituire un piccolo segno di speranza e di amicizia.
Sono stati ospiti del parroco di Aleppo, il francescano Ibrahim Alsabagh, al quale hanno consegnato il frutto di una raccolta straordinaria di offerte che si è svolta nella domenica delle Palme nelle parrocchie di Rapallo e in altre comunità della diocesi di Chiavari. La somma di diecimila euro viene recapitata direttamente dai due sacerdoti liguri che in valigia hanno portato con sé anche medicinali, fermenti lattici e integratori per bambini oltre ad alcune scorte di generi alimentari. Dopo poche ore di volo che da Genova li ha condotti a Beirut, nel cuore della notte hanno affrontato quattro ore di auto per raggiungere la Siria ed immergersi in una realtà ferita e provata.
«I segni del conflitto sono evidenti, ovunque notiamo macerie e distruzione – raccontano da Aleppo i due sacerdoti –. Ci sono scelte che pesano sulla vita delle persone costrette a subire dolori e ingiustizie e con la guerra la prima vittima è la verità. I nostri fratelli cristiani rischiano di scomparire: c'è chi riesce a fuggire, altri sono stati uccisi. Ma dentro queste pagine nere stiamo incontrando luci di umanità che lottano e custodiscono speranza».
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