sabato 14 dicembre 2019
Non abbastanza poveri per avere accesso all'edilizia sociale pubblica, ma neppure abbastanza ricchi da potersi permettere un alloggio sul mercato libero. Una fascia di popolazione in crescita, con la necessità primaria di avere una casa in cui vivere. A loro la Diocesi di Saluzzo sta offrendo una risposta attraverso il recupero di una parte dei locali dell'Istituto Gianotti. Verrà presto siglata una convenzione dal vescovo Cristiano Bodo con il Fondo Ream Piemonte Case per ufficializzare l'avvio dei lavori negli oltre 2mila metri quadrati dell'antico palazzo Della Torre, da anni disabitato, dove verranno realizzati 24 alloggi "solidali". Entro il 2024 saranno assegnati a nuclei familiari e giovani coppie con una reddito basso, anziani con situazioni economiche svantaggiate, dietro il pagamento di un canone contenuto. Tra le missioni del Fondo Ream c'è quella di recuperare e restaurare edifici con varie finalità, tra cui l'edilizia sociale, in particolare nell'area piemontese e della Valle d'Aosta. Il Fondo potrà contare sull'apporto finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, in procinto di entrare a far parte della Ream. La Diocesi sta lavorando anche a un altro progetto abitativo, sempre a Saluzzo: un condominio sociale con la formula del co-housing, nel fabbricato della fondazione Baralis Oberti.
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