Da analfabeta a «maestra» per dare futuro ai piccoli
venerdì 2 gennaio 2015
Sono le nostre debolezze a costituire le radici feconde delle opere più grandi, ecco perché le difficoltà vanno affrontate sempre come occasione di rilancio e di crescita. È questo il messaggio testimoniato anche dalla beata canadese Maria Anna Sureau Blondin, fondatrice delle Suore di Sant'Anna, dedite all'educazione dei più piccoli. Lei conosceva i limiti che venivano da una mancata istruzione, poiché da piccola non aveva potuto andare a scuola. Era nata nel 1809 nel Quebec e nel 1829 entrò in una congregazione religiosa ma non poté emettere i voti per motivi di salute. Divenne allora collaboratrice e poi direttrice nel 1838 di una scuola, maturando l'idea di fondare una nuova congregazione, che di fatto vide la luce nel 1850. Quattro anni dopo, però, venne destituita da superiora e visse 36 anni ricoprendo umili mansioni. Morì nel 1890.Altri santi. Santi Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno, vescovi e dottori della Chiesa (IV sec.); beato Guglielmo Repin, sacerdote e martire (1709-1794). Letture. 1 Gv 2,22-28; Sal 97; Gv 1,19-28. Ambrosiano. Dn 2, 26-35; Sal 97; Fil 1,1-11; Lc 2, 28b-32.
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