Capita di dirlo anche in pagina: d'accordo, ma in parte. Ieri per esempio. (“Resto del Carlino/Emilia Romagna/Marche e Rovigo”, p. 7): «Lo Stato Pontificio si mise a dare i numeri». Antonio Patuelli, banchiere (presiede l'Abi) con coltivata passione per la storia dell'Ottocento, scrive vivace su «L'ultimo censimento dello Stato Pontificio prima di Porta Pia», nel 1857. Allora «l'anagrafe era costituita dai registri parrocchiali», ma tra i numeri c'erano anche «Ebrei e acattolici». Come mai? Forse perché oltre i «Reverendissimi Parroci» furono interessati anche i «Preposti ai Corpi sociali» e i «Padri-famiglia». Parte di realtà, ma comunque buona a sapersi. Diverso (“Donna Moderna”, 22/11, p. 7) il caso di “Appunti”, di Annalisa Monfreda: «Se la spinta a innovare arriva dalla Chiesa». Mi piacerebbe dire sì a tutto, ma non posso. Infatti, le parole di Papa Francesco, chiarissime contro l'accanimento terapeutico e conferma di altre chiarissime di Pio XII del 1957, sono viste come una «spinta», da noi, all'approvazione immediata dell'attuale versione della legge sul “testamento biologico”. Il malinteso è serio e grave. E assai scritto e ripetuto. Leggerci qualche malizia? Non saprei... Invece, a sorpresa mi è parso di leggerla altrove, furba, ma chiara sul “Foglio” (10/11, pp. 6 e 7): «La Chiesa dei tre Papi». Il cardinale Brandmueller racconta da storico che «Seicento anni fa l'elezione “miracolosa” di Martino V pose fine allo scisma d'occidente». Sapiente ricostruzione di un evento che tra il 1414 e il 1417 sconvolse la vita istituzionale della Chiesa Cattolica, con «tre Papi» in conflitto tra loro. Tutto vero e documentato, ma... “in parte” forse c'è altro. Se infatti nel “sommario” apprendi che «Tra divisioni e lotte una soluzione sembrava impossibile», ma allora fu raggiunta. Sei d'accordo, ma poi leggi che sarebbe «Lezione utile per l'oggi». Per l'oggi? Incredibile. Servirebbe spiegazione... e allora – “almeno in parte” – ti viene qualche dubbio!