Cure termali, istruzioni per l'uso
martedì 28 dicembre 2004
Secondo le stime più recenti, la stagione termale 2005 si presenta con una tendenza positiva che ribalta gli andamenti negativi dell'ultimo triennio. Appare consolidato anche l'afflusso agli stabilimenti dei lavoratori che sono assistiti dal Servizio sanitario nazionale e dai vari enti previdenziali, pur in presenza delle regole di contenimento contro i numerosi abusi riscontrati in passato. Tra queste, l'obbligo di utilizzare le cure soltanto in periodo feriale.
I lavoratori che non hanno ancora presentato la richiesta di cure termali per la stagione 2005 potranno utilizzare il nuovo modulo di domanda predisposto dall'Inps con alcuni aggiornamenti. Il modulo (mod. Ct 1) è scaricabile anche dal sito Internet dell'Istituto (www.inps.it). La domanda deve essere presentata alla sede Inps di residenza del lavoratore entro il 31 dicembre, accompagnata dal certificato del proprio medico curante, relativo alla malattia per la quale vengono richieste le cure, con l'indicazione del relativo stabilimento termale (segnalazione non vincolante per l'Istituto).
Sono ammessi alle cure i lavoratori dipendenti, i lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni, mezzadri, imprenditori agricoli) ed i lavoratori co.co.co iscritti alla gestione separata, che siano in possesso dei requisiti per la pensione di invalidità (5 anni di assicurazione e 3 anni versati nell'ultimo quinquennio) e che non abbiano superato i 65 anni se uomini e i 60 se donne.
Le cure termali vengono concesse allo scopo di evitare, di ritardare o di rimuovere uno stato invalidante del lavoratore. Con la cura preventiva dell'invalidità viene così tutelata l'idoneità e la capacità lavorativa dell'assicurato. Le terapie disponibili comprendono bagni, fanghi e inalazioni per la cura di forme bronco-catarrali e reumo-artropatiche. Ogni ciclo annuale di cure comprende 12 trattamenti fondamentali e 18 cure accessorie (limitate a 12 per le forme bronco-catarrali). L'Accordo Nazionale sulle prestazioni termali ha depennato la "massoterapia" dalla lista delle cure accessorie, essendo stata ritenuta prestazione "non termale" e peraltro esclusa dai livelli elementari di assistenza. I massaggi rientrano invece fra le cure necessarie all'interno dei cicli di riabilitazione motoria.
Il costo delle cure è a carico del Servizio sanitario nazionale, mentre quello del soggiorno presso la località termale è a carico dell'Inps. Spettano invece all'interessato i costi del ticket e le spese di viaggio. L'Inps precisa che sono esclusi dalle cure i lavoratori che diventano pensionati di anzianità prima dell'inizio del ciclo termale.

Cure delle Asl. Invece che all'Inps, si possono chiedere le cure anche alla Asl, che prevede i necessari trattamenti anche per patologie di altri settori (reumatologia, otorinolaringoiatria, ginecologia, dermatologia, apparato respiratorio, gastroenterologia).
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