Sposa, regina e imperatrice saggia condivise con il marito i propri ideali
martedì 3 marzo 2020
È possibile essere "potenti" e diventare santi, la strada verso la perfezione nella testimonianza della fede non è preclusa a chi è chiamato a governare. Ce lo dimostrano molti santi e beati sovrani come santa Cunegonda, regina e imperatrice. Nata in Lussemburgo nel 978, cresciuta nella fede cristiana, a 20 anni sposò Enrico, che nel 1002 fu incoronato re di Germania e nel 1014 imperatore. Fu presto evidente che Cunegonda non poteva dare una discendenza al sovrano e secondo il diritto germanico avrebbe potuto essere ripudiata. Enrico, però, non seguì la via della legge e volle stare accanto a quella donna che l'aveva affascinato con la sua testimonianza di fede condividendone gli ideali di vita. Fu Cunegonda, poi, a far costruire il Duomo di Bamberga (1007) e il monastero benedettino di Kaufungen (1021), dove si ritirò a vita monastica dopo essere rimasta vedova nel 1024. Morì nel 1033 o, secondo altre fonti nel 1039.
Altri santi. Santi Marino di Cesarea e Asterio, martiri (III sec.); san Tiziano di Brescia, vescovo (V sec.).
Letture. Is 55,10-11; Sal 33; Mt 6,7-15.
Ambrosiano. Gen 3,1-8; Sal 118 (119),1-8; Pr 3,1-10; Mt 5,13-16.
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