martedì 12 novembre 2013
Che cos'hanno in comune i sacerdoti nell'esercizio del loro ministero con i contadini dediti alla semina e alla mietitura? E come essi possono associarsi con i dotti forniti di ampia e varia dottrina? A costoro è comune una sola breve parola: cioè colere, da cui discendono il culto, l'agricoltura e la cultura. I contadini coltivano il campo, ogni giorno si affaticano per liberare la terra dai sassi, per arare, mietere, liberare il frumento dalla pula. In nessun giorno dell'anno il contadino è libero. Quando il cielo minaccia pioggia il contadino prepara strumenti e macchine, spesso la cascina è presso il campo e in tal modo il legame di parentela dei contadini col podere, stabile e continuo, è paragonabile ad un matrimonio. Anticamente i contadini come sacerdoti purificavano il campo. Se sei contadino sempre lo sarai. La terra è un'amante severa che non tollera di essere trascurata o abbandonata. La parola colere indica fatica quotidiana spesa ad uno scopo e sia chi lavora la terra sia la terra che è lavorata sono strettamente congiunti. Così si dica dei sacerdoti che, come dice il proverbio, una volta divenuti tali lo sono per sempre. Il loro culto è dedicato a Dio e mai Dio può essere abbandonato o trascurato e dal culto di Dio non è mai libero il sacerdote, sebbene ricerchi talvolta un giusto riposo. Dio è sempre presente e il sacerdote non sa quando i fedeli abbiano bisogno di sacramenti o consigli. Ciò rettamente si chiama culto divino. Dall'agricoltura è poi derivata, con il cambio di una parola, la cultura dell'animo, che si chiama anche semplicemente cultura. Se la paragonerai con la vita del contadino e del sacerdote vedrai che cultura non è la somma dei libri che hai letto bambino a scuola e poi hai sempre trascurato da adulto. Non è la cultura un baule o unarmadio dimenticato in cantina che la polvere copre, ma è piuttosto unimpegno quotidiano senza fine che ci aiuta a reagire saggiamente senza timore, usando della conoscenza del passato ai nuovi ed inaspettati fatti che avvengono nella vita di ognuno.
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