Cruz e Guarini nell'oceanica tradizione di quelli che cercarono di dire «amore»
sabato 28 aprile 2012
Come resistere a un libro di filosofia sull'amore? Il libro intitolato L'amore filosofo lo ha scritto Manuel Cruz (Einaudi: ma il titolo originale è meno comico: «Amo, dunque sono. I filosofi e l'amore»). La bibliografia sul tema è oceanica. Se poi si includono l'amore del prossimo e l'amore divino (dell'uomo per Dio e di Dio per l'uomo) allora sembra che letteratura e filosofia non abbiamo quasi parlato d'altro. Solo la modernità scettica e materialista ha trovato difficile usare la parola «amore». Ma romanzo e poesia non si sono fatti intimidire, vicini come sono alle esperienze inevitabili. A chi vuole conquistare i lettori si consiglia tuttora di parlare d'amore.Così anche il filosofo Manuel Cruz, professore all'università di Barcellona e consapevole di avere alle spalle una lunga tradizione ha scritto questo trattato sull'amore. Parte da Platone e Sant'Agostino e arriva a Nietzsche (e Lou Salomé), Sartre (e Simone De Beauvoir), Hanna Arendt (e Heidegger), Foucault (e «l'amore fra uguali»). Ognuno di noi avrebbe scelto qualcos'altro, ma chiunque sarebbe risultato parziale. È la dedica, semmai, che lascia perplessi: «A coloro che amano, perché conoscono il segreto». Direi: è proprio chi ama che non conosce il segreto! Si parla di amore perché la scoperta del segreto non c'è stata ancora, i segreti sono molti, non si sa quanti, e si ama per scoprire qualcosa che si può vivere più che conoscere.Ma ora lascio a se stesso e in pace chi vuole leggere il libro di Manuel Cruz. Ricordo soltanto che alla voce Amore del suo sillabario filosofico Il pensiero quotidiano, Ruggero Guarini non scrisse niente, si limitò a citare: «Amo e non amo, sono pazzo e non sono pazzo» (Anacreonte). «L'amore vince tutto e noi cediamo all'amore» (Virgilio). «L'amor che move il sole e l'altre stelle» (Dante). «Se ti amo che ti importa?» (Goethe). «Ognuno uccide la cosa che ama» (Oscar Wilde). «Dare una cosa che non si ha a qualcuno che non la vuole».Può succedere tutto questo. Da aggiungere non c'è poi molto. C'è da pensare.
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