giovedì 4 novembre 2010
Denuncia forte al recente Sinodo sul Medioriente, e i giornali hanno scritto di cristiani perseguitati. Una continuità: il secolo XX è stato il più "ricco" di martiri cristiani. E l'ostilità verso Chiesa e cristiani vale anche altrove, per fortuna senza sangue. Martedì "Il Fatto" (p. 18), sempre a senso unico, denunciava i «rumorosi silenzi della Chiesa». Per qualcuno «la Chiesa» tace sempre, anche quando parla, se non dice le cose che vuole lui. E perciò capita in troppe pagine che sulla Chiesa da noi trovi solo due registri: silenzio o strilli. Silenzio opportunistico per esempio se in tema di «esenzione di enti ecclesiastici dall'Ici» dopo tanti strilli su "Repubblica", "Unità", "Manifesto", "Il Fatto" ecc., a parte ovviamente "Avvenire", solo sul "Sole 24Ore" (2/11, p. 33, «L'esenzione Ici alla Chiesa in linea con la Ue») puoi leggere che anche nelle altre nazioni europee ne sono esentati gli enti religiosi «di tutti i culti» e quelli di utilità pubblica che svolgono «attività assistenziali, previdenziali, sanitarie e culturali, ricreative e sportive», anche sindacati e cooperative varie. È silenzio: primo registro. Per il secondo, strilli, sul "Fatto" (2/11, p. 8) titolone a senso unico sul dramma della pedofilia: «Debbono setacciare diocesi per diocesi»! Meno urlato, ma spiace ancora di più, ecco ("Unità", 2/11, pp. 10-11) Dacia Maraini che «da Istanbul, in Turchia», noto esempio di società libera, democratica e altamente femminista, deplora la volgare arretratezza italiana che pesa sulle donne, indicando subito «la responsabilità della Chiesa, con il suo sessismo». Insomma: «stringiamci a coorte», o anche a «corte». Che monarchie monotone!
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