martedì 17 aprile 2018
Al mondo ci sono i “creduloni”? Sì! Quelli disposti a dar retta a chiunque a prescindere dalla realtà, parole e fatti. Chiamiamoli pure così, a patto che si riconosca che ci sono anche gli “increduloni”, quelli che quando pensano in proprio non sono disposti a esaminare gli argomenti e a guardare i fatti e sanno dire soltanto “no”, non provano neppure a ragionare sulle almeno possibili ragioni altrui. Dunque “creduloni” e “increduloni”: bella coppia di cavalli da traino della presunzione a ogni costo. Ogni giorno capitano esempi in pagina varia, ma qualche volta la bella coppia assortita capita sulle stesse pagine, e allora è… dama, oppure scacco matto, ma… “self”! Ecco, per esempio, una lettrice che su “L'Espresso” (6/4, p. 15) «Il vero miracolo? Farla finita con i falsi miracoli» esordisce così: «Buongiorno Serra, papa Francesco si è recato al paese di Padre Pio». A lei basta per lo sdegno, nel caso di San Pio motivato con una serie di certezze fasulle – troppo lungo analizzarle una per una – e poi come rimedio consiglia di non parlare di “apparizioni” senza “specificare” ogni volta che queste sono «limitate al culto dei fedeli». Servirà – aggiunge – per «differenziare sempre ciò che è oggettivo per tutti e ciò che è credenza per alcuni». E Serra? Risposta: «Sono d'accordo con lei, ma temo sia una battaglia persa». E perché «persa»? Basterà avvertire – per par condicio – che al mondo non ci sono solo “creduloni”, ma anche “increduloni”, senza offesa per nessuno, anche perché, stesso “Espresso” (pp. 56-58) leggi un grosso servizio: «Sotto sotto San Gennaro ha fatto il miracolo». E lì apprendi che a Napoli gli “increduloni” sono minoranza secca! C'è da sperare, sorridendo, che la lettrice indignata si sia sentita compresa e condivisa da Serra, ma non sia andata avanti nella lettura...
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