domenica 6 ottobre 2019
Una capillare rete di solidarietà oncologica tessuta nodo dopo nodo con pazienza e passione da Francesca Caruso, professionista cosentina che s'è trovata a combattere in prima persona contro una neoplasia, toccando con mano carenze e bisogni con cui sono costretti a fare i conti i malati della città calabrese. Si è messa a lavoro, lanciando l'idea e cominciando a trovare una lunga serie di porte aperte. Dall'imprenditore che ha messo a disposizione l'appartamento nel centro storico di Cosenza diventato sede dell'associazione agli operai che lo hanno ristrutturato e adeguato alle normative. Dai privati che hanno donato arredi e attrezzature mediche ai dottori e gli altri operatori sanitari che hanno offerto piena disponibilità ad accogliere e visitare i pazienti. Tutto, ovviamente, in maniera gratuita. Ginecologi, endocrinologi, internisti, ematologi, gastroenterologi e molti ma davvero molti altri. Sono una ventina i professionisti i quali opereranno a turno nell'ambulatorio, inizialmente attivo un paio di giorni a settimana e solamente per gli indigenti. «Ora stiamo per acquistare un ecografo che sarà utilizzato per esami diagnostici anch'essi gratuiti», racconta Francesca Caruso con gioia ed entusiasmo. Le felicità di chi conosce la ricchezza del dono.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI