sabato 18 giugno 2016
Cose alte in apparenza piccole e cose basse in apparenza grosse. Giovedì (La Stampa, p.20) bella lettera: «Il calcio regno degli opposti, da Ratzinger agli hooligans». Inizio: «Un breve testo di Ratzinger, datato 1985, è di estrema attualità». Parla del libro Cercate le cose di lassù ove il futuro Benedetto XVI su Gioco e Vita pensava ai Campionati di calcio e alla loro grande «ripercussione» sull'attenzione del mondo intero che «dimostra che si sta toccando qualcosa di radicalmente umano». Scrivo mentre in tv gioca l'Italia. Ebbene: quel piccolo libro del 1985 in realtà è stato ripubblicato nel 2011 dalla Libreria Editrice Vaticana, con prefazione del padre Federico Lombardi e di chi scrive, in una bellissima edizione arricchita da ben 100 miniature del maestro Luigi De Mitri. Bellezza sopra bellezza! Cose alte sebbene appaiano piccole. Ci sono anche quelle basse, ma che sembrano grosse! Su tutti i giornali in questi giorni la «cinquina» del Premio Strega, col favoritissimo La Scuola Cattolica di Edoardo Albinati (cfr. qui già il 19 marzo scorso). Roba grossa, ma alta? Titolo scelto apposta come a indicare non in "una", ma "nella" Scuola Cattolica la sorgente prima di uno dei crimini più feroci e demoniaci del secolo scorso a Roma: cinismo maschilista, sangue, stupro e massacro di due ragazze in un quartiere, tra Nomentana, piazza Istria e quello detto Africano noto – anni 70 e 80 – per ben altri centri di malavita, delinquenza politica e terrorismo, rispetto a quella "scuola cattolica" frequentata dall'Autore e dai criminali rei di quei delitti. Ripeto: come se quei banchi di scuola, proprio come cattolica, fossero sorgente e premessa di quella disumana ferocia. Non faccio il critico letterario. E liberamente contesto un titolo e un'impostazione. Della qualità letteraria altri (e il tempo) dirà.
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