«Convertì» la Palestina in parte ancora pagana
domenica 26 febbraio 2017
Gaza ha un dono per il mondo, ed è il patrimonio spirituale che questa tormentata città custodisce nella propria storia. Ne è testimone san Porfirio che fu vescovo in questo lembo di Palestina per 25 anni tra il 395 e il 420, anno della morte. Era nato a Tessalonica nel 347 in una famiglia agiata e a 31 anni aveva deciso di abbracciare la vita monastica, scegliendo di ritirarsi nel deserto di Scete in Egitto. Dopo cinque anni compì un pellegrinaggio a Gerusalemme dove decise di offrire tutti i propri beni ai poveri, una scelta che sorprese il vescovo della città, Giovanni, il quale più tardi, nel 392, lo ordinò sacerdote. Tre anni dopo venne scelto come vescovo di Gaza, dove Porfirio dovette resistere al paganesimo ancora radicato: sulle rovine di alcuni templi fatti demolire costruì nuove chiese cristiane.
Altri santi. San Faustiniano, vescovo (IV sec.); san Vittore, eremita (VII sec.).
Letture. Is 49,14-15; Sal 61; 1Cor 4,1-5; Mt 6,24-34.
Ambrosiano. Os 1,9a;2,7a.b-10; Sal 102; Rm 8,1-4; Lc 15,11-32.
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