mercoledì 2 dicembre 2009
«Puri, purissimi accidenti»? Errore! I titoli non sono come i nomi, e neppure i sommari. Eppure ti capita ogni giorno, e ad ogni proposito. Se per esempio leggi che "Libero" (30/11, p. 12) per far sapere che Benedetto XVI ha detto che «il crocifisso ha un valore religioso, storico e culturale», titola «Il Papa scende in campo», avverti la forzatura bellicista. Capita anche ieri, sul "Mattino" (p. 1) che, per titolare un saggio commento di Domenico Rosati allo sciagurato referendum svizzero sui minareti, sceglie questo proclama: «Vince il dogma, sconfitta la tolleranza». Chi ha inventato il titolo non ha la minima idea del significato di «dogma», che non contrasta la tolleranza. Ciò capita al «dogmatismo», che ne è l'infiammazione morbosa, come il laicismo lo è della laicità. Altro «accidente impuro», perciò errore di sostanza, ieri, sul "Sole 24ore" (p. 18): «La conversione cattolica del Carroccio», scritto per segnalare insieme il nuovo rispetto leghista per la bandiera italiana, una volta insolentita volgarmente dai seguaci del Senatùr, e la volontà di metterci sopra una croce. «Conversione»? E per di più «cattolica»? No: strumentalità e furbizia. Di «conversione dei celti» parla anche "La Stampa" (p. 1), con ambiguità uguale, ma più nascosta. Certe «conversioni» confermano le «perversioni». Infatti nel caso svizzero basta notare che col «no» ai minareti si è imposto anche il «sì» all'incremento del commercio di armi di morte. Impurissima sostanza! In pagina fa danni"
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