martedì 17 novembre 2020
Controvento si può andare, ma se sputi sai quello che succede. Domenica per esempio ("Libero", p.12) a firma Andrea Cionci leggi nel titolo che «Gli elettori del Pd sognano Bergoglio segretario». Puoi chiederti come sia possibile una scretinata del genere e proprio lì accanto, stessa pagina leggi «Truffatori ovunque. La diffidenza a volte è necessaria». A volte? Stavolta! Capita, dunque, e da qualche parte è contagioso e ripetuto. Ieri per esempio ("La Verità", pp.1 e 17) in una specie di "Dizionario" di Silvana De Mari la "rivelazione" imperiosa è che «Il Cristianesimo non può essere panteista»! Segue rivelazione inattesa? Sì, con modestia: «C'è un Creatore e c'è una creatura»! Segue... rivelazione: «È stato Gesù a dire Io sono la via, la verità e la vita»! Che dire? Allora la creatrice del "Dizionario" tutto suo va perdonata... Si sa! Non solo in filosofia, come insegnava san Tommaso, «Tutto ciò che è ricevuto lo è a misura del recettore»! E nel caso è ovvio che la recezione è supponente. Meno supponente e con maggiore serietà ieri ("Foglio", inserto p.5) leggo che i nostri «Sono tempi apostolici, non di cristianità. La cristianità in Occidente è finita»! Lo annuncia George Weigel riflettendo «sull'eredità di Giovanni Paolo II». Altro livello ovviamente, ma con qualche necessaria memoria. Già negli anni 50 il cardinale Suhard, arcivescovo di Parigi, annunciò che la Francia era «terra di missione»! Non è certo una novità, e utilizzare san Giovanni Paolo II per contrapporlo con i suoi meriti ai pretesi demeriti dei suoi successori e in particolare di papa Francesco non è proprio sputare controvento, ma certo è un sasso in direzione voluta... Non quello di David, No! E qualche nuovo "Balilla" pare sempre disponibile alla sassaiola. È convinto magari di avere il vento dalla sua parte, ma che tristezza...
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