martedì 23 giugno 2009
«Repubblica», ieri, solo un trafiletto non firmato, 20 righe a p. 20, sul Papa a San Giovanni Rotondo da padre Pio. Da anni brontolano, da quelle parti, perché questo Papa è un teologo troppo astratto, lo vogliono pastore e più vicino alla gente, ma quando è innegabilmente tale, in ginocchio circondato da un popolo in preghiera, allora "toccata e fuga": dalla notizia! E poi ci si mette "L'Unità" a p. 18, che ovviamente non si fa scappare "Il Papa contro i respingimenti: un dovere accogliere i rifugiati", ma pensa anche di far conoscere "i pellegrini indignati" per certe incoerenze: "Il Cavaliere al Family Day, e poi si circonda di amanti"! La forzatura, evidente e mirata, segnala però una curiosa contraddizione, che forse sfugge ai più. Nei giorni scorsi infatti "Unità", "Repubblica", "Manifesto", "Liberazione" e dintorni esultavano in cronaca perché a Roma un "compagno" illustre e poltronato decide che nelle scuole, a disposizione degli alunni, ci siano distributori automatici di preservativi. Loro sono fautori della libertà sessuale anche di "minorenni", quindi. Ma il termine è risuonato più volte nelle polemiche recenti, e infatti strillano da settimane su faccende di fatto pruriginose e indecenti, e rimproverano comportamenti non certo esemplari di personaggi mirati che in faccende sicuramente non impeccabili moralmente chiamerebbero in causa persone adulte e maggiorenni. Ipocrisia moralistica sempre sul cavallo opportunistico, ma la morale vera è altro. Una volta Berlinguer proponeva l'esempio di Maria Goretti? Roba vecchia: morto e sepolto! Le bastava il distributore"
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