Qui ieri (p. 16) bel pezzo di Stefania Careddu sui «350 confessionali» per la Gmg di Panama «preparati e realizzati da 35 falegnami» nel penitenziario dal nome singolare, La Joya. Singolare anche per me: ricordo mio padre falegname ebanista, che preparò con legno scurissimo e pregiato due confessionali monumentali che sono ancora nella Basilica di San Paolo, e capomastro della ditta Pietrantoni e Ricci ai piedi del Gianicolo progettò anche i banchi che servirono per i quasi 3mila padri del Concilio. Nobiltà del legno, fino a quello della Croce. E consolazione. Ma con rovescio. Una rete sedicente cattolicissima, e a proposito del Concilio (4/12) per l'ennesima volta non solo riafferma la tesi che la colpa “originale” – dell'intero Vaticano II e in pratica fino ad oggi – è di Karl Rahner. È lui che avrebbe contagiato tutta la Chiesa con la sua «svolta antropologica», peccato originale anche di tutti i Papi postconciliari. E infatti sempre in rete si è letto (“Corr. Romana”, n. 51, 17/10/2018) uno “storico” che per papa Paolo VI ha osato parlare apertamente di «falsi Santi». Sarebbe qui il peccato di tutti i Papi? Sì, secondo una tesi – quella della «Dittatura teologica di Rahner» – da decenni affermata da un domenicano nostalgico del pre-Concilio – leggi (4/12/2018) che oggi un «Eminentissimo» anonimo (che coraggio! ndr) ha creduto necessario ammonire per iscritto il suddetto così: «Le ricordo che Benedetto XVI ha formulato proposizioni materialmente eretiche... e che l'ha fatto con la competenza del teologo... a differenza delle boutades di Bergoglio... ». Ti pare qualcosa di surreale, da un presunto «Eminentissimo»! Per definizione il collegio dei cardinali deve “aiutare” il successore di Pietro e vescovo di Roma nel suo servizio petrino. Dopo la consolazione, allora, un pizzico di desolazione...
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