venerdì 25 novembre 2005
Mercoledì su "Libero" (p.1) Vittorio Feltri, tutto indignato pro eutanasia contro il dolorismo cattolico scrive polemico: "i pazienti terminali abbiano almeno la possibilità di" troncare ogni tribolazione con adeguata terapia antidolorifica sia pure a rischio di rimanerci con qualche ora o giorno di anticipo sulla 'scadenza' naturale. Dov'è lo scandalo?". Ebbene: così non c'è. Da almeno 60 anni l'etica cattolica ammette la terapia antidolorifica anche se come effetto secondario e non direttamente voluto abbrevia la vita. Non è eutanasia. E allora? Allora l'indignazione fuori posto diventa non senso. Capita anche, fronte politico opposto, al "Manifesto", domenica scorsa. Prime 3 pagine su laicità, Chiesa, arroganza dei preti, mancanza dei limiti, pretese di intervento in cose non religiose e critiche agli elogi di centrosinistra per la "Cei riguardo antidevolution". Rigore laico! Ma poi a p. 9 - "Betlemme muore imprigionata dal muro di Israele"! - arriva Michele Giorgi che annota con disappunto che il Papa, al sindaco di Betlemme che gli presentava le difficoltà dovute al "muro" che soffoca la città, ha risposto "pregherò per voi". Avrebbe dovuto dire "vengo a Betlemme e mi incateno al muro"? Laicità a piacere. Vale anche, stesso "Manifesto" (p. 16) per un pezzo sulla beatificazione di Charles de Foucauld: "Una beatificazione questa volta provvidenziale". E i tanti pezzi, stesso giornale, stessa firma, contro le "beatificazioni" cattoliche? Che diranno quelli che""niente beati e niente santi!"? Il rigore antidevozionismo? A piacere anch'esso"
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