sabato 12 febbraio 2005
Paradossi. Recentemente "il fondatore" di "Repubblica" ha vivacemente protestato, nel suo solenne fondo settimanale, perché il cardinale presidente della Cei ha manifestato pubblicamente il suo pensiero sul referendum: "Interferenza" e "violazione" del Concordato! Si sa che da anni Eugenio Scalfari ha in testa un Concordato tutto suo, che però non "concorda" col Concordato vigente, ma passi. Passa meno, invece, che ieri, stesso giornale, p. 23, ci sia un articolone in cui si vanno a cercare col lanternino i pensieri di una decina di vescovi italiani, sottolineandone la discordanza, che però non sempre c'è, dal pensiero della Cei. Ma così non si viola il Concordato alla Scalfari? Queste non sono interferenze procurate da "Repubblica"? O da quelle parti se una cosa serve va sempre bene? Ne approfitto qui per segnalare, sempre "Repubblica"(9/2, p. 1)
la citazione di una "perla" ripresa da "Le Monde", sulla malattia del Papa: "L'atmosfera di fine regno porta allo scoperto una Chiesa scombussolata e sclerotizzata"! Fa un po' impressione leggerlo, quando lo "scombussolamento" sotto gli occhi di tutti è stato quello "in pagina", dei giornalisti, mentre la "realtà" era molto più tranquilla e ordinaria. Di più: colpisce leggere l'espressione "fine regno", oggi, su un giornale che già una decina di anni or sono, col Papa in viaggio in Polonia, parlava di "ultime settimane" del pontificato. Infine, quanto
a paradossi, ieri "Il Manifesto" dà gran rilievo al Nunzio vaticano mons. Filoni, e "L'Unità" dedica la fascia rossa di prima pagina al vescovo siro-cattolico Casmoussa: ambedue sulla situazione in Iraq. Non è interferenza? Macché!
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