Con parole e segni indicò il primato di Dio
domenica 14 giugno 2015
Come tutti i profeti anche Eliseo ebbe il compito di ricordare il primato di Dio ai suoi contemporanei, ma la sua missione fu arricchita, oltre che dalle parole, anche da numerosi gesti prodigiosi narrati nei due Libri dei Re. Il carattere deciso di Eliseo è ben espresso nell'episodio della sua chiamata: stava arando ed Elia gli gettò il mantello, questo bastò per fargli capire che era destinato a qualcosa di importante. Viene considerato il più "taumaturgico" tra i profeti, come dimostrano i numerosi segni a lui attribuiti: stendendo il mantello di Elia divise le acque del Giordano; rese potabile l'acqua di Gerico; riportò in vita il figlio della sunamita che lo ospitava; moltiplicò i pani sfamando un centinaio di persone. Morì verso il 790 a.C. e fu sepolto in Samaria.Altri santi. San Proto di Aquileia, martire (IV sec.); san Metodio, patriarca di Costantinopoli (IX sec.).Letture. Ez 17,22-24; Sal 91; 2 Cor 5,6-10; Mc 4,26-34.Ambrosiano. Gen 2,18-25; Sal 8; Ef 5,21-33; Mc 10,1-12.
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