Con la luce della fede nel dolore dei lager
mercoledì 6 giugno 2018
«In ogni ora nella preghiera ci ritroveremo anche davanti a Dio per pregarlo di aiutarci, di proteggerci, di darci luce e forza, coraggio e fede, di santificare e fruttificare a nostro vantaggio e per i nostri bimbi il nostro dolore»: in queste parole, scritte il 3 agosto 1944 dal buio di un campo di concentramento, si trova tutta la luce del Vangelo. Sono parole del beato Odoardo Focherini inviate alla moglie dalla prigionia, in cui si trovava per aver messo in piedi una rete di sostegno per mettere in salvo decine di ebrei. Nato a Carpi nel 1907, cresciuto in Azione Cattolica, Focherini sposò Maria Marchesi ed ebbe sette figli. Era assicuratore ma collaborava con alcuni giornali cattolici come "L'Avvenire d'Italia". Arrestato per l'aiuto dato agli ebrei finì internato a Fossoli, Gries, Flossenburg e Hersbruck: in quest'ultimo morì tra il 24 e il 27 dicembre 1944.
Altri santi. San Norberto, vescovo (1080/85-1134); beato Bertando di Aquileia, patriarca (1260-1350).
Letture. 2Tm 1,1-3.6-12; Sal 122; Mc 12,18-27.
Ambrosiano. Es 17,8-15; Sal 120; Lc 5,33-35.
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