Con l'acqua celebriamo la nostra vita che resiste
giovedì 8 aprile 2021
Che poi, alla fine, senz'acqua non saremmo niente. Non esisteremmo. Ci avete mai pensato? Ore e giorni – spesso una vita – a inseguire obiettivi, amori. A desiderare cose, a sperarne altre. E l'acqua passa in secondo piano, come fosse qualcosa di dovuto. L'acqua: quella che inquiniamo nelle falde del mondo, o violentiamo in mare con inutile plastica colorata che poi mangiano i pesci, e che poi ci ritroviamo in pancia. Acqua che guastiamo e ci porta, nel peggior caso, in una corsia d'ospedale a maledire un male che parte troppo spesso da noi. Acqua che passa e trascina la vita. L'acqua scorre, cambia colore e temperatura, ora rosso sangue, ora cristallino Maldive. Scorre, nonostante tutto. Va dove vuole, anche se trova impedimenti. Non ha fretta ed è paziente, ora goccia che consuma la pietra ora onda furente. E noi, fuori, a trattarla con la sufficienza di un bene qualunque. In base alle stime più recenti, più di un miliardo di persone non hanno tuttora accesso a fonti di acqua pulita. Nel duemilaventuno. Più di un miliardo di persone. Noi, fortunati che ci laviamo i denti e lasciamo il rubinetto aperto per qualche minuto. Il valore dell'acqua lo avvertiamo nei momenti in cui non c'è. Il pozzo che si prosciuga, i lavori alla rete idrica. La bottiglia che finisce quando sei in fila in autostrada. In Asia e Africa oggi si fanno sei chilometri al giorno per procurarsi acqua. Venti chili sulle spalle e via, altri sei chilometri. In Italia ognuno di noi consuma, di media, duecento litri di acqua al giorno. Siamo acqua, inutile nascondersi dietro un dito. L'acqua morde la vita come un frutto succulento: è il più versatile dei cinque elementi. Spegne il fuoco, dilava la terra, consuma il metallo. Resiste per farci esistere. «Voglio provare a esistere, la mia natura è resistere. E non mi importa di perdere. Quello che mi serve adesso è vivere». Come racconta bene «La rappresentante di lista» nella canzone Resistere, anche l'acqua resiste per esistere. L'acqua è un sintomo di felicità unico: è via maestra, bene da celebrare.
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