sabato 19 settembre 2015
Una volta col 7 in condotta si rischiava la bocciatura. Oggi serve molto meno, nel senso che per ripetere l'anno si devono prendere voti ancora più bassi. Il 7 in condotta è sempre stato lo spauracchio degli studenti, anche di quelli per bene. In fondo nell'"età della stupidera" a tutti (o quasi) poteva capitare un qualche eccesso, un'innocente distrazione dal sentiero della rettitudine scolastica, sui quali cadeva la minaccia del 7 che avrebbe reso tragicamente vano un intero anno di studio e impegno. Spettri da adolescenti, ai quali la scuola ha perdonato molto, e oggi offre nuove risposte. In un liceo a Kufstein, in Tirolo, chi prende 7 in condotta non sarà bocciato, ma dovrà svolgere a scuola lavori socialmente utili. La "pena alternativa", come ha scritto il Tiroler Tageszeitung citato dall'agenzia Ansa, potrà scattare con poco, nel senso che basteranno più di sei ore di assenza ingiustificata e potrà consistere nella pulizia del bagno e della classe, nella distribuzione dei libri, ma anche in ripetizioni a studenti più giovani.Il provvedimento è stato approvato dal comitato insegnanti-genitori-studenti dell'istituto. Ed è un bel passo avanti, nel segno dei tempi. Se si esclude l'idea di trasformare i soggetti da sanzionare in professori disponibili a dare ripetizioni, la possibilità di pulire aule e bagni della scuola è facilmente inquadrabile come opportunità. Se non altro - in tempi di crisi - per imparare un mestiere. Più che di "lavori socialmente utili", allora, meglio parlare di "alternanza scuola-lavoro". In ogni caso, è sempre buona scuola.
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