martedì 19 giugno 2018
Distribuire pasti alla parrocchia delle Gianchette di Ventimiglia. Insegnare l'italiano al Campo Roja della Croce Rossa. Sono alcune delle attività che le Facoltà di Psicologia e Scienze della Formazione dell'Università Cattolica hanno proposto agli studenti di Brescia (progetto "Ventimiglia all'ora"). In tre gruppi si sono trasferiti dalle aule all'esperienza sul campo, dalla teoria alla pratica. Ospitati alle Gianchette, simbolo dell'accoglienza ai profughi in transito verso la Francia, hanno collaborato con la Caritas Intemelia. Racconta Valeria della Valle: «Accoglievamo le persone giunte per la colazione, poi preparavamo il pasto. Al pomeriggio ci trasferivamo al campo della Croce Rossa, dove insegnavamo italiano, assemblavamo kit di prima necessità, organizzavamo una ludoteca e delle feste». Hanno incontrato oltre 200 profughi di diverse nazionalità, dall'Eritrea al Bangladesh. Alla sera il gruppo si ritrovava per rielaborare l'esperienza: in questo momento, insieme alle docenti Livia Cadei, Monica Amadini e Carla Astori, gli studenti hanno steso un indice per un articolo secondo la metodologia della scrittura collettiva di don Milani. Cadei, che insegna Pedagogia Interculturale, spiega: «Le giornate trascorse a Ventimiglia si inseriscono nel Service Learning, una proposta formativa con cui vogliamo innovare la didattica accademica. Il binomio di parole ne spiega il significato: service, il volontariato e le azioni solidali verso la comunità; learning, l'apprendimento di competenze professionali, sociali e didattiche». In questo modo i ragazzi sperimentano, continuando ad apprendere, ciò che hanno studiato sui testi, dallo shock culturale ai drammi nei percorsi migratori.
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