Con gli scritti e i gesti fu testimone di fedeltà
sabato 17 ottobre 2015
Un pastore totalmente donato alla comunità, una guida che non smise di essere punto di riferimento nemmeno di fronte alla prospettiva del martirio: è il profilo di sant'Ignazio di Antiochia, che oggi offre un modello ancora attuale a chi ha compiti di responsabilità nella Chiesa. Fu il terzo vescovo di Antiochia, che allora era una delle maggiori metropoli dell'Impero romano. Arrestato e condannato per la sua fede durante la persecuzione scatenata da Traiano, fu condotto in un lungo viaggio verso Roma. Durante questo tragitto scrisse sette lettere destinate alle sue comunità, alle quali rivolgeva un forte appello a rimanere fedeli all'ortodossia e soprattutto di non cercare di evitargli il martirio. Andò così incontro alle belve nell'anno 107 ma i suoi scritti, così come la sua testimonianza di completa fedeltà al Vangelo, sono giunti fino a noi.Altri santi. Sant'Osea, profeta (VIII sec. a.C.); beato Pietro Casani, religioso (1572-1647).Letture. Rm 4,13.16-18; Sal 104; Lc 12,8-12.Ambrosiano. Es 40,1-16; Sal 95; Eb 8,1-2; Gv 2,13-22.
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