martedì 6 dicembre 2005
Oggi si ride un po'. Tra agenzie e giornali una bella festa. "Amba (sic) tesa"? Refuso evidente, ma lo trovi due volte, attribuito al solito Capezzone in libertà liberale, liberista e libertina, per stigmatizzare le opinioni del Papa e dei vescovi (agenzie Adn 4/12, 13.10 e Agi 4/12, 13,24). Quelli, dice, hanno la "pretesa di dettar legge al Parlamento" e la cosa crea "un connubio improprio". A Malpelo non risulta che Papa e vescovi siedano in Parlamento, e non si capisce come possano dettarvi legge: a meno che lo stesso esprimersi di Papa e vescovi per lui non sia già "dettar legge". I "clericali del laicismo" temono anche i pensieri. Figurarsi le parole! Di più: nero su bianco, vedono "un connubio improprio" solo perché il Papa ha detto che "il relativismo assoluto" mette tutto, anche i diritti umani più elementari, in balìa del potere. La storia dice che è proprio così: chi nega in assoluto che esistano diritti umani, non relativizzabili sia dallo Stato che da ogni Chiesa, apre la strada alla dittatura del potere sull'uomo e sulla donna. Allora sì che c'è un "connubio improprio" (siamo buoni, chiamiamolo "pacs", Ndr): quello dei Capezzone libertari con tutti i possibili tiranni che hanno diritto di vita - vedi procreazione assistita di ogni tipo - e di morte - vedi aborto ed eutanasia". Tutto relativo? E i limiti saltano tutti: lo stesso Capezzone - Ag. Astronovecolonne (4/12) e Apcom (4/12, h. 12.40) - crea "cardinale" l'arcivescovo di Bologna, mons. Carlo Caffarra, usurpando il potere papale. Torniamo all'iniziale "Amba"? No: proprio "tombola". Una vera capi-tombola"
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