Collaboratori, contributi veloci
martedì 19 aprile 2005
L'Inps inaugurerà il prossimo 2 maggio la nuova procedura "E mens", grazie alla quale diventa possibile accreditare i contributi pensionistici dei vari assicurati (esclusi domestici ed agricoli) a cadenza mensile e quindi con maggiore tempestività.
A beneficiare di questa innovazione saranno soprattutto gli iscritti alla gestione separata dei collaboratori (vecchio regime, a progetto, occasionali, venditori a domicilio, associati che apportano esclusivamente attività lavorativa). A partire dal prossimo mese (la data del 2 maggio è una proroga della scadenza del 30 aprile, giorno non lavorativo) i committenti e gli associanti in partecipazione dovranno, infatti, comunicare all'Istituto di previdenza i dati contributivi dei rispettivi collaboratori ed associati entro il mese successivo a quello di pagamento dei compensi. Saranno così superati i ritardi con cui erano finora comunicate le informazioni sui contributi con il modello annuale GLA. L'uso dei modelli GLA viene quindi abolito. Saranno di conseguenza alleggeriti i modelli Cud/2006 e 770/2006. Saranno registrati entro il 2 maggio anche i contributi relativi ai compensi percepiti nel 2004, se per la trasmissione all'Inps si utilizzano strumenti informatici.

Servizio militare. Grazie agli accreditamenti veloci potranno essere liquidate rapidamente le prestazioni riservate ai collaboratori: le pensioni di vecchiaia, di invalidità ed ai superstiti calcolate col sistema contributivo, gli assegni familiari, l'indennità di maternità, l'indennità di malattia solo per degenza ospedaliera, il riscatto di collaborazioni anteriori al 1996.
Oltre ad una vera indennità di malattia, i collaboratori soffrono, in modo particola-re, l'impossibilità di poter accreditare il servizio militare, come avviene per tutti gli altri lavoratori. Il motivo dell'impedimento -si dice- è che la legge 335/1995, che ha istituito la gestione separata, non lo ha esplicitamente previsto.

Se questo è vero, almeno formalmente, è altrettanto possibile sostenere che in realtà l'accredito del servizio militare è stato regolato dal Parlamento, anche se nel lontano passato (legge 153/1969) con l'indubbia finalità di non escludere alcun lavoratore dal beneficio sulla pensione. Tra l'altro, i collaboratori non sono l'unica categoria alla quale risulta negato il diritto al riconoscimento del servizio militare. I collaboratori discriminati sono in buona compagnia con gli iscritti al Fondo di previdenza per il clero, molti dei quali prima dell'ordinazione sacerdotale hanno avuto l'occasione di svolgere la naia.
Collaboratori a progetto. E' divenuta più semplice la procedura di iscrizione alla gestione separata per i collaboratori a progetto. L'Inps precisa che non è indispensabile presentare una copia del contratto di lavoro. Il rapporto di collaborazione non si qualifica, infatti, per le sue formalità ma valutando le concrete modalità di svolgimento della prestazione.
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