venerdì 19 luglio 2019
Capita di tutto quando si ha la fortuna di frequentare persone che provano a vivere il lavoro come un'opportunità e ogni giorno si "affaticano" positivamente per far sì che questa passione si tramuti in progetti, attività, futuro. Come questa serata bellissima, trascorsa a Sulzano sul lago di Iseo con un gruppo di imprenditrici, dove pensavo di trascorrere solo un momento ameno e invece, grazie all'incontro con Pia Cittadini, ho compreso fino in fondo cose che ero convinto di sapere da anni. «La nostra azienda – mi racconta Pia – nasce nel 1933 proprio qui, sul lago di Iseo, dove già da secoli esisteva una tradizione legata alla produzione di reti da pesca. Quel piccolo retificio artigianale ha fatto tanta strada e oggi è divenuto il principale produttore al mondo di reti da pesca e filati industriali, utilizzati dall'automotive fino alla moda: una realtà nella quale lavorano oltre 100 collaboratori. La nostra particolarità sta nell'aver reso il prodotto che ci contraddistingue il simbolo del nostro modo di fare impresa: "fare reti" ci ha insegnato a "fare rete" e questo modo di intendere il lavoro è divenuto il nostro fattore distintivo». Pia mi descrive questi valori con una passione e dovizia di particolari che mi affascinano. «È stata proprio la vicinanza con il mondo dei pescatori e con la produzione che ci ha aiutato a capire cosa dovessimo fare per essere un'impresa "diversa". La rete difatti ci ha insegnato che da soli non è possibile raggiungere e dare continuità ai risultati. Per questo motivo due fili si cercano fino ad "annodarsi" e far sì che questo nodo diventi il punto di forza che permette a tutte le maglie, di cui la rete è composta, di rafforzarsi stando assieme. E quando in mare vedi questo lavoro nascosto che compie una rete ti rendi conto di quanta forza e resistenza esprima, ma anche degli ostacoli che il mare genera ogni giorno che richiedono flessibilità e adattabilità. Per questo è bello la sera vedere la cura che i pescatori mettono nel recuperare e risistemare le reti, qualunque cosa sia accaduta durante la giornata, perchè la rete ha bisogno del contributo di tutti, nessuno può rimanere indietro. Il risultato finale è sempre e solo frutto della solidarietà e dell'aiuto che deve animare ogni vera collaborazione». Anche le relazioni in azienda, sia quelle interne con i collaboratori che quelle esterne con i clienti, i fornitori, le banche, hanno bisogno della stessa attenzione, collaborazione e cura. «Questo atteggiamento genera fiducia e nel tempo l'efficienza del sistema». Questa "filosofia della rete" ha portato l'azienda a divenire un modello di Resposabilità Sociale d'Impresa e Pia Cittadini – che presidente, la guida con i figli – a ricevere numerosi riconoscimenti: «Fin dagli inizi ci è sembrato naturale lavorare in questa direzione e dare vita ad esempio ad iniziative dedicate alla conciliazione famiglia/lavoro, pensando in particolare alle donne – l'80% dei nostri collaboratori – con part time che favorissero la cura dei figli, congedi straordinari per assistenza a genitori anziani o disabili, orari flessibili collegati ai trasporti, agli asili e alle scuole del territorio. Da sempre collaboriamo con istituzioni che si occupano dell'inserimento di persone svantaggiate e abbiamo supportato numerose iniziative locali tese alla promozione di questi temi. Ma forse il progetto a cui abbiamo dedicato più attenzione e risorse riguarda la costruzione di una "rete di cooperazione internazionale e di solidarietà femminile" attraverso la quale abbiamo anche dato vita ad un retificio in una zona poverissima dell'India dove oggi lavorano numerose persone. Tutta l'azienda è stata coinvolta in questo progetto e abbiamo potuto toccare con mano ancora una volta quanto fare rete in ogni situazione rappresenti la vera sfida di oggi e uno strumento di prosperità e sviluppo per il domani». Lascio Iseo ricco di bellezza e consapevole che c'è una parte dell'Italia che da tempo è pronta ad affrontare il futuro grazie a valori antichi uniti a competenze moderne.
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