venerdì 21 giugno 2002
Le ciliegie sono la tentazione per antonomasia ma, davanti ai tanti esemplari insapori che arrivano sul mercato la tentazione è un"altra: cucinarle. È un modo che tutto sommato permette di estrarre il meglio del loro sapore.A Trecate (Novara), i due giovani che conducono il caffè Groppi, in questo periodo dovrebbero servire una zuppa di ciliegie con un biscotto di gelato che è la fine del mondo. In Francia, e di seguito anche in Italia, il dolce con le ciliegie per eccellenza si chiama clafoutis. È un dolce rustico nato nelle campagne la cui etimologia deriva dal termine dialettale clefir (riempire). In pratica è una torta a base di ciliegie nere non snocciolate (attenzione ai denti !) messe in una pastella e poi cotte al forno. Come si prepara ?Si prendono almeno 500 grammi di ciliegie nere molto mature e, dopo averle lavate e asciugate si dispongono su una teglia bene imburrata. In una ciotola a parte si mescoleranno 120 grammi di farina, 4 uova fresche, 100 grammi di zucchero, un bicchierino di kirsh (antico liquore di ciliegie, molto in voga anche in Alto Adige, ben diverso dal brandy di ciliegie, ovvero lo sherry), un pizzico di sale. L"operazione sarà completa con l"aggiunta, poco alla volta, di mezzo litro di latte, così da ottenere una pastella liscia ed omogenea. A questo punto si verserà la pastella ottenuta sulle ciliegie (che consigliamo di denocciolare). La cottura dovrà durare all"incirca 45 minuti ad una temperatura di 190°. Il dolce andrà servito freddo o tiepido dopo essere stato spolverizzato con un poco di zucchero velo.Per l"accostamento, l"ideale è un Brachetto, vino dolce con un gradevole fondo di mandorla che producono in Piemonte nella zona di Acqui Terme. Ne producono anche una versione spumante, ed una passita, consigliabile nel caso che il dolce abbia una consistenza gustativa piuttosto pronunciata, che dipende dalla quantità di kirsh che si vuole aggiungere. Cin cin!
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: