Ci chiede oggi di ritrovare lo sguardo della purezza
mercoledì 21 gennaio 2015
Uccisa come un agnello, con un colpo di spada alla gola: così il carnefice tolse la vita ad Agnese, senza riuscire però ad annientare la sua purezza. Questa santa adolescente, infatti, nei secoli è diventata il simbolo della bellezza interiore donata dal Vangelo e oggi è un richiamo a ritrovare la trasparenza dello sguardo, la delicatezza nei rapporti umani, l'umiltà dello spirito. Sant'Agnese era figlia di una famiglia romana patrizia e si ritrovò, dodicenne, nel mezzo di un'aspra persecuzione anticristiana, forse quella di Decio, forse quella di Diocleziano. Denunciata da un giovane che era stato respinto, Agnese venne esposta nuda ma nessuno riuscì ad avvicinarsi. Si provò allora con il fuoco, ma questo si spense: solo la lama ebbe la meglio su questa vergine, resa forte dalla sua purezza.Altri santi. Sant'Epifanio di Pavia, vescovo (438-496); sant'Albano Roe, sacerdote e martire (1535-1642).Letture. Eb 7,1-3.15-17; Sal 109; Mc 3,1-6.Ambrosiano. Sir 44,1;46,11-12; Sal 105; Mc 3,31-35.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI