venerdì 15 febbraio 2013
Ieri a Roma si presentava “L'impegno: come la Chiesa italiana accompagna la società…”, il libro del collega Giuseppe Rusconi cui oggi "Avvenire" dedica una pagina: semplice ed eloquente… Quel “come” è ben noto ai lettori del nostro giornale. Per analogia, mi chiedo se su altri giornali i colleghi cronisti e i loro teologi ed esperti (veri o presunti) di riferimento “accompagnino” con altrettanto sereno rigore i lettori a capire o, magari senza avvertirli, li trascinino in interpretazioni per lo meno equivoche. Per esempio ieri, prima di “Repubblica”, grande apertura: «Il Papa accusa: Chiesa deturpata». Lì sotto «Le ferite aperte del Vaticano», una bella riflessione cattolica, poi altro pezzo, ma con titolo evidentemente ironico: «L'infallibilità con la scadenza». Su tutto a centro pagina la vignetta di Altan: «Il papa ha deciso a tu per tu con Dio. Sì, ma dietro Dio chi c'è?» Tutto insieme, e sullo stesso piano… Domande: chi “accompagna” (e strattona) chi e dove? E un volto «deturpato» cambia la natura della persona? Questa Chiesa, pur ferita e segnata in volto dalle brutture umane, è ancora e sempre la stessa – umana e divina insieme, istituzione storica e mistero di grazia – offerta da Dio in Gesù Cristo che in duemila anni fino a oggi ha sanato tutte le deturpazioni umane provocate («a volte», ha detto Benedetto) anche al suo interno? Un mistero, anche di bellezza e perenne gioventù? Riflessioni cattoliche: nel discorso del Papa la risposta positiva chiarissima reggeva il tutto. Sparita in troppe pagine, anche con firme serie! Stessa certezza, ieri, nelle parole rivolte dal Papa ai preti di Roma. Benedetto, improvvisando tra ricordi e speranze ha dato a tutti, anche al suo Successore ancora ignoto una bussola unica: il Concilio! Un vero “accompagnamento”, senza equivoci e tradimenti. Grazie! Un irrilevante grazie, dalla piccola tana del povero Malpelo…
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