giovedì 24 settembre 2015
Oktoberfest è sinonimo di birra e salsicce. Di festa popolare a base di bevute. Profana. Eppure anche lì la fede è presente. La Baviera ha una forte tradizione cattolica e non deve apparire strano che in qualche modo questa grande festa incontri l'antica anima di questa terra. Gli "elementi cattolici, o almeno cristiani, quindi non mancano". Lo fa notare la rivista cattolica on line Muenchner Kirchennachirichten, ricordando che da oltre 50 anni all'Oktoberfest si celebra sempre, in uno dei tendoni, una funzione religiosa ecumenica. È aperta a tutti i visitatori, ma è pensata soprattutto per chi lavora nei padiglioni della festa. Un'occasione in cui si celebrano anche battesimi e si prega per i defunti del personale.Non solo, i religiosi sono presenti pure tra i tavoli. In particolare nn parroco cattolico di Monaco, padre Reiner. Anche quest'anno sarà presente come cameriere nel tendone "Schottenhammel". «Il lavoro tra tutta questa gente allegra mi piace molto – racconta – ma non dimentico mai la mia missione: molte persone si fermano a chiacchierare e c'è chi mi racconta la sua storia tra una birra e l'altra. Sono contenti di parlare con un religioso anche fuori della chiesa». Il parroco dona il suo guadagno a un'organizzazione caritativa. E non ci si è dimenticati dei profughi, che in queste settimane sono arrivati a migliaia a Monaco. I tradizionali panpepati a forma di cuore, uno dei simboli dell'Oktoberst, saranno preparati anche con la scritta "Toleranz" (tolleranza), la loro vendita permetterà di raccogliere fondi per i profughi minorenni accolti negli alloggi della diocesi di Monaco.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI