venerdì 24 settembre 2004
La oggi a domenica, in Piemonte, viene messo a tema l"alimento più diffuso nel mondo: il riso, essendo questo, per la Fao, l"anno internazionale dedicato al prodotto che sfama milioni di persone. E si va dai canti delle mondine alla storia del canale Cavour " che diede impulso alla risicoltura in tutta la piana vercellese.Chi ama il genere, carichi la bicicletta in auto, esca a Vercelli Ovest e si diriga a Trino a visitare la sontuosa Abbadia di Lucedio, poi a Desana, nell"antico castello e infine a Lignana presso la Tenuta Veneria dove Silvana Mangano girò Riso amaro. Queste grange ospitavano fino a mille mondine a stagione e qui la civiltà del riso sembra rimasta intatta, nei paesaggi, a cento anni fa.Il piatto straordinario per eccellenza della cucina italiana rimane il risotto mantecato, che unisce il sapore, la fragranza dei chicchi di riso al dente, alla cremosità. Dovrebbe essere eletto a piatto italiano per antonomasia, mentre dal punto di vista alimentare potrebbe benissimo rappresentare un «piatto unico». Per un risotto come si deve, la varietà preferita è il Carnaroli, i cui chicchi sono grandi e tengono bene la cottura. E se il risotto alla Milanese contempla lo zafferano e il midollo sciolto, sono tanti i risotti di montagna che uniscono al riso l"accostamento con i formaggi.Una ricetta da provare la suggerisce Giovanna Ruo Berchera nel suo L"Ascolto dei Sapori (edizioni Comunica). Ingredienti per 4 persone:  350 g. di riso superfino Carnaroli, 150 g. di formaggio Maschera, 2 porri di Cervere, 70 g. di burro, 4 cucchiai di vino bianco secco, 1,2 litri di ottimo brodo di manzo o di pollo, pepe di mulinello. Mondate i porri e affettateli sottilissimi. Scaldate 40 g. di burro in un tegame e appassite i porri a fuoco dolce.  Aggiungete il riso, fatelo tostare mescolando con un cucchiaio di legno, irrorate col vino bianco, fate evaporare poi versate un paio di mestoli di brodo. Procedete mescolando e versando brodo; intanto tagliate il formaggio a cubetti e incorporatelo appena prima di togliere la pentola dalla fiamma.
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