martedì 13 giugno 2006
Scritti così bene da parer veri: «Se la Chiesa sta all'opposizione» ("Repubblica", domenica, prima pagina). Per Ivo Diamanti la Dc di De Gasperi, «autonoma» dal Vaticano, da tempo aveva smesso di essere «il partito dei cattolici», era solo «un partito di cattolici, ed esempio di laicità». Tesi di tanti oggi, persone e fogli, che per decenni insultarono De Gasperi e la Dc "servi del Vaticano". Il Diamanti sociologo scrive che sì, i numeri " per un sociologo, che pure li dà, dovrebbero contare, (ndr) " dicono che i cattolici si dividono tra i due poli, ma la Chiesa no: Vaticano e Cei sono «all'opposizione»: infatti criticano duro le sortite «zapateriane» di Mussi e Co. e spingono i cattolici che stanno nel Centrosinistra a vigilare su famiglia e bioetica. Se uno critica è all'opposizione. Tu ci pensi, ma lì accanto e a p.29 ecco Eugenio Scalfari " « Le poltrone aumentano, ma cala il consenso» - che muove critiche pesantissime al Governo del Centrosinistra e stessa p.29, stesso bersaglio, anche Michele Serra al vetriolo. Ma allora - logica di Diamanti - Scalfari, Serra e "Repubblica" passano «all'opposizione»! Non è così? Dunque qualche dubbio può venire anche su Chiesa e Cei assegnati d'ufficio al centrodestra. Già: i cervelli troppo lucidi talora sballano. Vale anche - telegrafico - stesso giorno, per Ostellino che su "Corsera" trova contraddizione tra la dottrina della Chiesa sull'eutanasia e l'approvazione della nascita di una bimba da una mamma tenuta in vita con le macchine, e per Spinelli che sulla "Stampa" esalta Zapatero, da noi povera vittima di pregiudizi cattolici. Talora tanta luce fa buio.
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