martedì 30 settembre 2014
Un italiano, Edoardo Amaldi, tra gli scienziati promotori, che accompagnarono un'idea di Europa come collaborazione per la pace (escludendo la ricerca bellica), scoperte fondamentali per la fisica e tanti premi Nobel. Il Cern – oggi il più grande laboratorio del mondo – ha festeggiato 60 anni di attività. Il 29 settembre del 1954, dodici Paesi, tra cui il nostro, fondarono ufficialmente a Ginevra l'Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare. Da allora il Cern ha prodotto risultati fondamentali per il progredire della nostra conoscenza. Ma non è una storia solo di conquiste scientifiche: lo sforzo che è stato compiuto per realizzare acceleratori di particelle sempre più potenti e rivelatori sempre più precisi ha prodotto ricadute tecnologiche e applicazioni dal forte impatto sulla società, compresa la nascita World Wide Web grazie a Tim Berners-Lee nel 1989.Il Cern – che oggi conta 21 Stati membri, migliaia di scienziati di oltre 100 nazionalità diverse e dispone del più potente acceleratore di particelle al mondo, il LHC (Large Hadron Collider) – vanta la scoperta delle particelle mediatrici della forza debole, i bosoni W e Z, premiata con il Nobel a Carlo Rubbia e Simon van der Meer nel 1984; lo sviluppo di un rivoluzionario rivelatore di particelle, opera di Georges Charpak che per questo vinse il Nobel nel 1992; e la più recente scoperta del bosone di Higgs nel 2012, e che è valsa il Nobel allo stesso Peter Higgs e a Francois Englert nel 2013.
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