mercoledì 27 agosto 2008
Qualche volta capisci: è normale. Qualche altra non capisci, e ti dispiace. Sul "Venerdì" di "Repubblica" (22/8, p. 11) Curzio Maltese definisce "inaspettata" la vittoria della destra alle elezioni comunali di Roma. Lui si aspettava l'opposto. Normale: con la sua "inchiesta" ormai leggendaria per errori, omissioni e falsi voluti, ha mostrato di non saper vedere o di non voler capire la realtà. Anormale invece che lunedì su "Repubblica" (p. 4) Alberto Melloni " uno che di solito, anche quando non ne condividi le posizioni, trovi serio " intervistato da Silvio Buzzanca spieghi così tutto l'intervento del cardinale Bagnasco a Rimini: «"da due secoli la Chiesa ha una grande paura. Una paura antimoderna». Paura di che? Paura di non aver «voce pubblica», spiega Melloni, che replica forte: e invece «ce l'ha" ce l'ha perché i cristiani fanno parte del Paese" e fanno valere la loro voce, la loro competenza». Leggi e messa così ti dispiace davvero, perché ti chiedi seriamente se Melloni domenica conosceva davvero l'intervento del presidente della Cei. Ne aveva il testo? Radio Radicale l'ha trasmesso lunedì" L'ha sentito in diretta? Tu vai a leggerlo con attenzione parola per parola e lo trovi tranquillo, pacato, sereno, senza punte polemiche, tutto in positivo, rispettoso e pieno di speranza. Dov'era, la paura? Cosa ha letto Melloni? Un mistero! Che ad essere pignoli è doppio" Ora Melloni è sicuro che «la voce» e «la competenza» dei laici c'è, ed è «fatta valere», ma tu ricordi che qualche mese fa " rilevato anche qui " diceva che Cei e Vaticano spegnevano ogni altra "voce". Convertito? Non del tutto, per ora.
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