venerdì 25 gennaio 2008
"Europa" (23/1, p. 1): "Prodi gioca l'ultima carta", e "La Chiesa non si è iscritta all'Udeur". "L'Unità" stesso giorno, titolone: "Prodi all'ultimo voto". E a p. 2: "Senato, Andreotti guida il sì. Prodi ha 160 voti". Qui ed ora Andreotti serve. Però, stessa "Unità", la grande fascia rossa sopra il titolone dà il "la" a tutto il giornale prendendo in giro il Papa con parole del "comico" miliardario di turno: Non l'hanno fatta parlare? «Santo Padre: venga da noi quando vuole. Io sono d'accordo con lei: ma certo che è il sole che gira attorno alla terra»! Umorismo? No: imbecillità offensiva! Non si può scherzare? Sì che si può, ma col nostro consenso non su queste cose, e non in questi giorni che bruciano per tante ragioni! Basta? No. Infatti, stesso giornale, altri "non scherzi" parlano. Un titolo sferzante a p. 8 irride l'illusione di "Europa": "Bagnasco fa politica. I vertici della Cei sapevano dello strappo Udeur". Chiesa uguale Udeur! Poi "critiche" all'"adunata di san Pietro" e a p. 26 ironie "laiche" su «Prodi " che " fa la via crucis tutti i giorni». A p. 28 c'è un Veltroni dialogante in memoria di Boldrini, ma annegato tra due pezzi " "Dai e dai mi fanno diventare anticlericale", e "La strana scienza del Papa" " e tre lettere furiosamente anti-religione. Eppure "Europa" citata sopra annunciava «la nuova stagione in Vaticano: non più piccolo gregge, ma sale della terra». Il sale sulle ferite" brucia. Ultima nota a margine: "Il Manifesto", stesso giorno (p. 2) annuncia orgoglioso «più di 700 firme» a favore della «cancellazione» del Papa alla Sapienza. "700"? Per pareggiare "l'adunata" ne mancano 199.300.
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